STORIA DELLA SCARPA
"Una vera signora non compera le scarpe, le ordina."
diceva Lady Duff Cooper.
Esiste una categoria di donne, decisamente ristretta, che ha nel guardaroba una innumerevole quantita' di scarpe.....il motivo? Accessorio o complemento d'eleganza? No, certamente. Le scarpe sono un caposaldo, un piedistallo fondamentale. Oggetto terreno come nessun altro, hanno un fascino che arriva dritto al cervello ma anche ai sensi, e coinvolge il profondo di ciascuno, uomo o donna che sia. La scarpa femminile tuttavia ha valenze, suggestioni, richiami peculiari: se l'uomo cerca nelle scarpe potere, solidita' e sicurezza, la donna vi trova fantasia, novita', desiderio di cambiamento, piacere, seduzione. E' un rapporto di pelle, davvero. Puo' essere una décolleté slanciata, un sandalo dal tacco sottile e scintillante, un mocassino chic a scaglie lucide, un paio di stivaletti o di ballerine.... secondo l'estro ,la moda, l'occasione, la stagione.
In ogni caso, mettendo ai piedi un modello nuovo, ogni donna si sente improvvisamente come Cenerentola, pronta a scuotersi le ceneri di dosso e a volare incontro al suo principe.
Ma e' sempre stato così? E cosa c'è sotto le lunghe gonne della storia? Perchè le scarpe sono così fascinose, cosi legate al mito della femminilita', al sesso e al feticismo? Non nell'abito, simbolo di status, non nel gioiello, spesso solo espressione di ricchezza, ma in questo guscio che copre e talvolta svela la nudita' del piede, che dà slancio alla gamba e grazia alla figura, risiede il più riposto segreto del fascino femminile. E' dal piacere di piacere che nasce lo stretto legame fra la donna e la scarpa.
Svegliarsi una mattina pensando a "quel modello, e volerlo, a tutti i costi. Vincere la timidezza per chiedere a una sconosciuta incontrata in treno dove ha trovato quelle meraviglie che ha ai piedi. Chi, almeno una volta, non ha provato quel leggero brivido, quel desiderio, quell'ansia che ti coglie al momento di entrare nel negozio? Chiedi, e dopo qualche minuto, eccole lì. Il polpastrello saggia la morbidezza del camoscio, percorre la levigatezza del capretto, segue il motivo della puntina rilevata,ridisegna il contorno delle scaglie del rettile.....mentre l'occhio misura la proporzione del decolletè, lo slancio del tacco.... C'è da inebriarsi...........La felicita' è un paio di scarpe nuove, è averne tante, una collezione, e arricchirla sempre di piu...........
diceva Lady Duff Cooper.
Esiste una categoria di donne, decisamente ristretta, che ha nel guardaroba una innumerevole quantita' di scarpe.....il motivo? Accessorio o complemento d'eleganza? No, certamente. Le scarpe sono un caposaldo, un piedistallo fondamentale. Oggetto terreno come nessun altro, hanno un fascino che arriva dritto al cervello ma anche ai sensi, e coinvolge il profondo di ciascuno, uomo o donna che sia. La scarpa femminile tuttavia ha valenze, suggestioni, richiami peculiari: se l'uomo cerca nelle scarpe potere, solidita' e sicurezza, la donna vi trova fantasia, novita', desiderio di cambiamento, piacere, seduzione. E' un rapporto di pelle, davvero. Puo' essere una décolleté slanciata, un sandalo dal tacco sottile e scintillante, un mocassino chic a scaglie lucide, un paio di stivaletti o di ballerine.... secondo l'estro ,la moda, l'occasione, la stagione.
In ogni caso, mettendo ai piedi un modello nuovo, ogni donna si sente improvvisamente come Cenerentola, pronta a scuotersi le ceneri di dosso e a volare incontro al suo principe.
Ma e' sempre stato così? E cosa c'è sotto le lunghe gonne della storia? Perchè le scarpe sono così fascinose, cosi legate al mito della femminilita', al sesso e al feticismo? Non nell'abito, simbolo di status, non nel gioiello, spesso solo espressione di ricchezza, ma in questo guscio che copre e talvolta svela la nudita' del piede, che dà slancio alla gamba e grazia alla figura, risiede il più riposto segreto del fascino femminile. E' dal piacere di piacere che nasce lo stretto legame fra la donna e la scarpa.
Svegliarsi una mattina pensando a "quel modello, e volerlo, a tutti i costi. Vincere la timidezza per chiedere a una sconosciuta incontrata in treno dove ha trovato quelle meraviglie che ha ai piedi. Chi, almeno una volta, non ha provato quel leggero brivido, quel desiderio, quell'ansia che ti coglie al momento di entrare nel negozio? Chiedi, e dopo qualche minuto, eccole lì. Il polpastrello saggia la morbidezza del camoscio, percorre la levigatezza del capretto, segue il motivo della puntina rilevata,ridisegna il contorno delle scaglie del rettile.....mentre l'occhio misura la proporzione del decolletè, lo slancio del tacco.... C'è da inebriarsi...........La felicita' è un paio di scarpe nuove, è averne tante, una collezione, e arricchirla sempre di piu...........
Le parti della scarpa
Esistono denominazioni tecniche delle numerose parti che compongono la calzatura; tali denominazioni non sono però rigorosamente adottate ovunque. In alcune zone, infatti, permane tuttora l'uso di denominazioni tradizionali rispondenti a voci dialettali. Le denominazioni adottate in queste pagine sono quelle che maggiormente vengono usate. Le diverse parti della calzatura si suddividono in due gruppi: quelle che riguardano la parte superiore della scarpa o tomaia e quelle che riguardano la parte inferiore o fondo.
Il materiale più comunemente, usato per la tomaia, è il cuoio, la plastica, la pelle o il tessuto. E' formata da un pezzo sagomato, attaccato alla suola tramite cucitura o incollaggio. Il suo nome deriva dalla parola latina tomarion che significa ritaglio di cuoio.
La tomaia comprende diverse parti, alcune delle quali sono esterne, altre interne.
La tomaia comprende diverse parti, alcune delle quali sono esterne, altre interne.
MISURE
Le dimensioni delle calzature riguardano sia la lunghezza che la larghezza: la lunghezza viene generalmente espressa in punti francesi ognuno dei quali equivale a 2/3 di cm; le misure sono espresse anche in punti inglesi che comprendono una scala di punti per bambini (da 1 a 13) di cui il primo equivale a 5 pollici e una per adulti (da 1 a 12) di cui il primo equivale a 8 pollici e 2/3; ciascun punto delle due scale aumenta progressivamente di 1/3 di pollice. La lunghezza può essere espressa inoltre in cm; pertanto una calzatura media da uomo misurerà 42, in punti francesi, 8 e 1/2 in punti inglesi entrambe equivalenti a 28 cm. La larghezza, ossia lo sviluppo del collo e della pianta del piede, viene espressa con i primi sei numeri romani in ordine progressivo.
PELLAMI
FETICISMO IN PUNTA DI PIEDI
«Alcuni uomini sanno come far ricordare alle donne che siamo il sesso più bello.
Sanno come strofinare i piedi carini e smaltati» (Kylie Minogue)
Sanno come strofinare i piedi carini e smaltati» (Kylie Minogue)